Associazioni tra avvocati, si fa strada il network

Pubblicato il 06 ottobre 2008
Sono sempre più numerosi gli avvocati che, continuando a preferire l'autonomia organizzativa e la libertà dello studio tradizionale, scelgono, come alternativa allo studio associato, il network di studi, rapporto che si pone tra l'”alliance” (legame esclusivo) e la “best friendship” (lista di corrispondenti consigliati). Il network (o rete) deve essere costituito come un soggetto autonomo che riunisce sotto di sé gli studi per la condivisione di un'unica sigla, che li identifica, proponendo, per l'adesione, uno statuto che consenta la concentrazione di funzioni di utilità collettiva. Finora, hanno ricevuto risconti positivi i modelli disciplinari, che riuniscono legali specializzati nella stessa materia e sono fondati su un rigido criterio di esclusiva territoriale. Positivi anche i network che comprendono la gestione di servizi e piattaforme. Altre realtà prevedono, per lo scambio professionale tra gli aderenti, una piattaforma per le videoconferenze di alta qualità.
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