Assolti i vertici di Google sulla nozione del controllo del provider

Pubblicato il 22 dicembre 2012 Ribaltando il precedente giudizio di primo grado, la Corte d’appello di Milano, con sentenza del 21 dicembre 2012, ha prosciolto, “perché il fatto non sussiste”, tre dirigenti di Google imputati del reato di diffamazione e violazione della privacy per non aver impedito, nel 2006, la pubblicazione sul motore di ricerca di un video che mostrava un minore affetto da sindrome di Down insultato e picchiato da quattro studenti di un istituto tecnico di Torino.

I giudici di secondo grado hanno aderito alle difese degli imputati bocciando la tesi dell’accusa che si basava su di una ampia nozione di controllo a carico dell'internet provider.
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