Assonime Comunicazione liquidazioni IVA con semplificazioni

Pubblicato il 14 settembre 2017

Assonime, con la circolare n. 22 del 13 settembre 2017, analizza il nuovo adempimento in materia di IVA riguardante la comunicazione telematica dei dati delle liquidazioni periodiche, in vigore a decorrere dal 2017 e collegato all'altro adempimento della comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture (nuovo spesometro), già oggetto della precedente circolare n. 8/2017.

Le scadenze

Si ricorda che le due nuove incombenze sono in scadenza: il 18 settembre, infatti, scade il termine per l’invio delle comunicazioni telematiche dei dati delle liquidazioni periodiche relative al secondo trimestre del 2017; mentre è stato prorogato al 28 settembre il termine per l’invio della comunicazione dei dati delle fatture IVA emesse e ricevute relative all’intero primo semestre dell’anno.

Le scadenze riguardanti i termini di presentazione della comunicazione delle liquidazioni Iva e della comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute restano, al momento, disallineate riferendosi, la prima, ad una richiesta trimestrale e, la seconda, ad una semestrale.

Tuttavia, una sorta di unificazione tra i due adempimenti si avrà il prossimo 28 settembre, data in cui il l'Amministrazione finanziaria disporrà, in riferimento al primo semestre 2017, il risultato delle liquidazioni Iva insieme alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute. Altra data comune è quella del 30 aprile 2018, quando il Fisco disporrà contemporaneamente dei dati annuali sia delle liquidazioni, sia della comunicazione fatture, sia della dichiarazione.

Gli adempimenti in pratica

Obiettivo dei due nuovi adempimenti (la comunicazione telematica dei dati delle liquidazioni periodiche e il nuovo spesometro) è quello di consentire all'Agenzia delle Entrate di confrontare i dati delle fatture, emesse e ricevute, con quelli delle liquidazioni, e i dati delle liquidazioni con quelli degli effettivi versamenti eseguiti dai soggetti passivi con il modello F24. Il fine è quello di scoprire con anticipo eventuali incongruenze circa la corretta applicazione dell'imposta sul valore aggiunto. Infatti, qualora l'Agenzia dovesse riscontrare anomalie dall'incrocio dei dati in suo possesso, le renderà note ai contribuenti interessati, che potranno fornire chiarimenti oppure versare quanto dovuto usufruendo dei benefici del ravvedimento operoso.

Proposta di semplificazione

All'atto pratico, però, i soggetti tenuti all’invio della comunicazioni delle liquidazioni Iva hanno lamentato diverse difficoltà, oltre che incongruenze da parte della disciplina normativa, che hanno spinto Assonime a formulare l'auspicio di un rivisitazione generale della materia.

L’Associazione, muovendosi sempre nel rispetto della finalità antievazione e di semplificazione degli oneri dichiarativi, propone come soluzione quella di estendere l'obbligo della fatturazione elettronica anche alle operazioni tra soggetti passivi privati (e-fattura) già dalla prossima legge di bilancio.

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