Attività finanziarie all’estero, lettere di compliance

Pubblicato il 15 luglio 2019

In arrivo le comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo ai contribuenti che non hanno dichiarato, in tutto o in parte, le attività finanziarie detenute all’estero nel 2016, nonché gli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività estere.

A comunicarlo l’Agenzia delle entrate, con il provvedimento n. 247672 del 12 luglio 2019.

Lettere per la promozione della compliance

L’Agenzia delle entrate ha individuato, a seguito dell’analisi dei dati ricevuti da parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni secondo il Common Reporting Standard (CRS), i contribuenti con possibili anomalie dichiarative nel quadro RW per l’anno d’imposta 2016.

I dati pervenuti nell’ambito del flusso CRS relativi all’anno 2016 sono stati già utilizzati per un primo invio di comunicazioni volte alla promozione dell’adempimento spontaneo, approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia, n. 299737 del 21 dicembre 2017, ma stavolta la compliance è basata su nuovi criteri e su nuovi dati.

I dati saranno messi a disposizione nella sezione “l’Agenzia scrive” del Cassetto fiscale del contribuente.

I contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione possono regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso:

  1. presentando una dichiarazione dei redditi integrativa ex articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.472;
  2. versando le maggiori imposte dovute, unitamente agli interessi, nonché alle sanzioni in misura ridotta.

Le informazioni della comunicazione sulle attività finanziarie all’estero

La comunicazione contiene le seguenti informazioni:

a) codice fiscale, cognome e nome del contribuente;

b) numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;

c) codice atto;

d) descrizione della tipologia di anomalia riscontrata, che può riguardare gli obblighi di monitoraggio fiscale e/o l’indicazione degli imponibili relativi ai redditi di fonte estera;

e) possibilità per il destinatario di verificare i dati di fonte estera che lo riguardano, accedendo alla sezione “l’Agenzia scrive” del proprio Cassetto fiscale;

f) istruzioni (contenute in un apposito allegato) circa gli adempimenti necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso;

g) invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, anche tramite il canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nelle informazioni pervenute dalle Amministrazioni estere o abbia già assolto gli obblighi dichiarativi per il tramite di un intermediario residente;

h) modalità per richiedere ulteriori informazioni, rivolgendosi agli Uffici della Direzione Provinciale più vicina.

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