Autorizzazione Inail per le aziende che stampano il Libro unico del lavoro con stampa laser

Pubblicato il 19 gennaio 2010

Con la nota n. 335 del 15 gennaio scorso, l’Inail si adegua al dettato del decreto ministeriale 9 luglio 2008 e sancisce che le aziende che stampano il libro unico del lavoro utilizzando la stampa laser devono richiedere una preventiva autorizzazione all’Ente assicuratore relativa alla stampa ed alla generazione della numerazione automatica.

Pertanto, a decorrere dall'elaborazione del mese successivo alla data di autorizzazione, tutti le aziende che utilizzano la vidimazione in fase di stampa laser come modalità di tenuta del Libro unico del lavoro debbono indicare oltre al numero di autorizzazione dato allo specifico tracciato pre-autorizzato alla casa di software che lo produce, anche il numero e la data dell'autorizzazione alla stampa e generazione della numerazione automatica rilasciata dall'Inail all'Utente.

L’adempimento riguarda le aziende che gestiscono in proprio il Libro unico o si avvalgono dei centri elaborazione dati. Nessuno novità è prevista per i consulenti del lavoro e per gli altri soggetti abilitati, che sono già titolari dell’abilitazione per gestire il registro, come espressamente richiamati dall’articolo 2 del citato Decreto ministeriale.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Inps, nuovo manuale di classificazione previdenziale

10/10/2025

IA: dal CNDCEC la clausola contrattuale tipo per i professionisti

10/10/2025

Anomalie IVA 2023: segnalazione per la compliance

10/10/2025

Intelligenza artificiale: al via il nuovo reato di deepfake

10/10/2025

Intelligenza artificiale: nuovi obblighi in vigore per aziende e professionisti

10/10/2025

Amianto e protezione dei lavoratori, cosa cambia

10/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy