Bilanci verso la semplificazione

Pubblicato il 03 agosto 2006

Potrebbe essere varato già nei prossimi giorni, o al più tardi dopo la pausa estiva, lo schema di decreto legislativo, elaborato dal ministero dell’Economia, per accogliere parzialmente i tratti salienti della direttiva 2003/51/Ce e arrestare così la procedura di infrazione in corso contro l’Italia. La priorità del Governo italiano è, infatti, quella di adottare le disposizioni obbligatorie per chiudere definitivamente le procedure aperte, nei confronti del nostro Paese, dalla Ue nel mese di gennaio scorso. Le disposizioni in attesa di recepimento riguardano: lo schema di bilancio, il contenuto della relazione di revisione, quello della relazione sulla gestione e il bilancio consolidato. In merito al primo punto, si precisa che gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico restano obbligatori, nel senso che il contenuto minimo deve essere rispettato, ma diventano più semplici di quelli attuali. La novità dovrebbe favorire sia le imprese che lo stesso lettore del bilancio. Sulla relazione del revisore, la direttiva prevede la descrizione della portata della revisione legale, un giudizio sul bilancio, l’indicazione di eventuali richiami di informativa e un giudizio di coerenza della relazione sulla gestione. Quest’ultima, a sua volta, deve contenere indicatori finanziari e non, comprese informazioni su ambiente e personale.    

La situazione del recepimento della direttiva 2003/51/Ce è piuttosto articolata, perchè in base alla legge Comunitaria 2004 (legge n. 62/05), la direttiva dovrebbe essere recepita entro il prossimo mese di novembre. Data la mole di novità da introdurre e i ritardi accumulati dal legislatore, i tempi prospettati sembrerebbero troppo stretti, facendo auspicare un recepimento in due fasi: le disposizioni il cui recepimento è obbligatorio in tempi brevi (quelle riguardanti la relazione del revisore e la relazione sulla gestione del bilancio consolidato), mentre si prevede una proroga per le altre.

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