Bollettino Iuc senza importo

Pubblicato il 11 febbraio 2014 La lettura della bozza di decreto attuativo Mef/Entrate sulle regole per i versamenti della Iuc - che comprende Imu, Tari (rifiuti) e Tasi (servizi locali indivisibili) - non lascia dubbi: “il Comune può richiedere a Poste italiane l'integrazione dei bollettini prestampando l'importo del tributo”.

Dunque, si tratta di una facoltà non di un obbligo.

Questo implica l’autoliquidazione, ossia che i contribuenti debbano calcolare da soli l'imposta da esporre sul bollettino, ma anche nell’F24. La previsione stride con quanto recita la legge di Stabilità 2014, che al comma 689 stabilisce “l'invio di modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori”.

C’è da dire, a discolpa, che l’oggettiva difficoltà della compilazione del bollettino da parte del contribuente è contrapposta dalla effettiva impossibilità da parte del Comune di calcolare l’Imposta senza molte informazioni che solo il cittadino stesso può dare. Infatti, per il Comune molto spesso non è possibile reperire il dato puntuale, ossia aggiornato e specifico per ognuno.
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