Ancora tutto fermo per il Bonus mamme introdotto dalla legge di Bilancio 2025. Il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che fissa le modalità attuative del beneficio (in particolare, la sua misura e le modalità per il riconoscimento) non è stato ancora emanato nonostante il termine sia scaduto da più di un mese.
Tuttavia, come ha avuto di rimarcare l’INPS (messaggio n. 401 del 31 gennaio 2025), le lavoratrici madri - sia del settore pubblico che privato - di tre o più figli di cui il più piccolo di età inferiore a 18 anni e titolari di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato:
Inoltre, come chiarito dal Ministero del lavoro (Interpello 5 febbraio 2025, n. 2), il beneficio contributivo può essere riconosciuto anche alle lavoratrici madri che siano occupate con un contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato.
Restano fuori dalla platea di lavoratrici madri che possono vedersi applicare, già da subito, in busta paga, la decontribuzione:
Per queste lavoratrici l’applicazione della decontribuzione in busta paga è sospensivamente condizionata all’emanazione del summenzionato decreto interministeriale attuativo.
Va opportunamente ricordato che le due misure, Bonus mamme ex legge di Bilancio 2024 e Bonus mamme legge di Bilancio 2025, seppure condividano finalità (la misura consiste in un intervento a sostegno delle lavoratrici madri che, a seguito dell’esenzione dall’aliquota contributiva INPS, beneficiano di un incremento della retribuzione netta, come evidanziato dal Ministero del lavoro con interpello n. 2/2025) e natura (riduce la quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice), si differenziano notevolmente per misura e requisiti di spettanza.
Ecco una tabella comparativa tra il Bonus Mamme ancora vigente previsto dalla legge di Bilancio 2024 (per madri di tre o più figli) e il Bonus Mamme della legge di Bilancio 2025.
Caratteristica |
Legge di Bilancio 2024 |
Legge di Bilancio 2025 |
Periodo di applicazione |
1° gennaio 2024 - 31 dicembre 2026 |
A partire dal 2025 |
Beneficiarie |
Lavoratrici madri di tre o più figli nati, adottati o in affido |
Lavoratrici madri di due o più figli nati, adottati o in affido |
Tipologia di contratto |
Dipendenti a tempo indeterminato |
Dipendenti e autonome con retribuzione/reddito imponibile ≤ 40.000 euro annui |
Esclusione |
Rapporti di lavoro domestico |
Rapporti di lavoro domestico Autonome in regime forfetario |
Importo massimo esonero |
Fino a 3.000 euro annui (250 euro mensili) |
Stabilito con decreto attuativo |
Durata dell’esonero |
Fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo |
- Fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo per madri di due o più figli (dal 2025) |
Compatibilità con taglio del cuneo fiscale |
Sì, dal 2025 |
Sì |
Norme di riferimento |
Articolo 1, comma 180 della Legge di Bilancio 2024 |
Articolo 1, commi 219 e 220 della Legge di Bilancio 2025 |
Operatività |
SI (Circolare INPS n. 27/2024, messaggio n. 1702/2024, messaggio n. 401/2025) |
NO, in attesa di decreto e istruzioni INPS |
Emblematico tra tutti è il caso delle lavoratrici madri di tre o più figli nel 2026, in possesso dei requisiti legittimanti per beneficiare sia del Bonus Mamme della legge di Bilancio 2024 sia del Bonus Mamme della legge di Bilancio 2025.
Portiamo, ad esempio, il caso di una lavoratrice:
Tale lavoratrice, in base alla normativa vigente, avrebbe teoricamente la possibilità di scegliere fra due bonus mamme (legge di Bilancio 2024 e legge di Bilancio 2025), scelta che tuttavia non può operare in attesa del decreto attuativo previsto dalla Legge di Bilancio 2025.
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