Call center, collaborazioni da rivedere

Pubblicato il 13 giugno 2006

Il nuovo ministro del Lavoro, Cesare Damiano, confermerà nella sostanza la strategia del suo predecessore, varando (è questione di giorni) la circolare interpretativa sul riordino delle collaborazioni coordinate e continuative nella modalità a progetto. Punto di partenza saranno i call center, ambito critico per l’utilizzo massiccio – spesso anche scorretto - che ne viene fatto. Il fine è un’azione che aiuti le aziende a regolarizzare il settore. L’eredità interpretativa lasciata da Maroni è un lungo testo di linee guida “utili per un corretto ed efficace accertamento da parte degli organi di vigilanza, con riferimento ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa a progetto di cui agli articoli 61 e seguenti del decreto legislativo n. 276/2003” (legge Biagi). L’intenzione dell’ex ministro era “unicamente quella di dettare indicazioni di carattere strettamente operativo rivolte solo al personale ispettivo”, che avrebbe dovuto verificare preliminarmente che il contratto di collaborazione coordinata e continuativa nella modalità a progetto fosse formalizzato per iscritto.

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