Cartellino giallo su fusioni e appalti

Pubblicato il 15 maggio 2009
La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura d'infrazione nei confronti di Italia, Belgio, Cipro, Grecia, Ungheria, a causa della mancata attuazione, da parte di questi Paesi, della direttiva n. 2007/63/Ce sulla semplificazione, in tema di obblighi informativi, delle operazioni straordinarie di fusione e scissione. La normativa comunitaria, che doveva essere recepita entro il 31 dicembre 2008, modifica la terza direttiva sul diritto societario del 1978 relativa alle fusioni e la sesta direttiva sul diritto societario relativa alle scissioni delle società per azioni del 1982. Importante la semplificazione amministrativo-contabile introdotta: in caso di decisione di tutti gli azionisti delle società partecipanti all'operazione straordinaria non è più necessario né l'esame del progetto di fusione né la relazione di un esperto. Spetterà ora all'Italia e agli altri quattro Paesi rispondere al parere motivato della Commissione per evitare il rinvio del procedimento innanzi alla Corte di giustizia.

Cartellino giallo per l'Italia anche sul fronte degli appalti pubblici; la Commissione Ue ha infatti intimato al nostro Pese di dare esecuzione alla sentenza della Corte di giustizia che ha accertato il reiterato mancato rispetto degli obblighi sugli appalti nell'affidamento diretto delle forniture di elicotteri alla società Agusta spa.
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