Cassa commercialisti, calcolo penalizzante se la finestra apre con le nuove regole

Pubblicato il 07 agosto 2015

Alla fine la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ha avuto ragione.

La giurisprudenza – da ultimo la Cassazione con la sentenza 16532/2015 – ha concluso che l'ente di previdenza ha giustamente applicato ad un iscritto il calcolo retributivo più penalizzante per l’entrata in vigore, dopo la maturazione dei requisiti e prima della decorrenza dell’assegno, della riforma approvata nel 2004, che ha introdotto dal 1° gennaio 2005 il criterio basato sul contributivo pro rata.

Nello specifico, la pensione di anzianità è stata riconosciuta all'iscritto con 58 anni di età e 35 di contributi, questi erano i requisiti richiesti prima dell'entrata in vigore della nuova norma, ma il calcolo della prestazione è stato effettuato con le nuove regole per il fatto che la prima finestra utile si è aperta dopo l'entrata in vigore delle stesse.

Ne è scaturito un trattamento penalizzante per l'interessato: una media reddituale estesa a 18 anni (invece che 15).

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