Cassa Forense sul bonus da 600 euro: liquidate le restanti domande

Pubblicato il 18 maggio 2020

Con nota del 15 maggio 2020, Cassa Forense ha comunicato di aver provveduto "con mandato in data odierna" alla liquidazione delle restanti domande di ammissione al reddito di ultima istanza, nei confronti di 33.304 iscritti in possesso dei requisiti.

Si è proceduto – si apprende dalla comunicazione - a seguito del nuovo stanziamento disposto con Decreto Interministeriale Economia - Lavoro n. 10 del 4 maggio 2020.

L’Ente di previdenza degli avvocati ha fatto sapere che, grazie a questo ultimo versamento, il totale delle domande liquidate per il reddito di ultima istanza relativo al mese di marzo ha riguardato 139.311 iscritti, per un totale di 83.586.600 euro, anticipati per conto dello Stato.

Il sostegno al reddito dei professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati è stato riconosciuto anche per i mesi di aprile e maggio 2020, attraverso le previsioni del nuovo Decreto legge “Rilancio, con cui – secondo quanto è stato anticipato - si è disposto l’aumento della dotazione del Fondo per il reddito di ultima istanza.

Garanzia Unisalute in favore degli avvocati

Tra le ultime iniziative assunte dalla Cassa di previdenza degli avvocati per sostenere i propri iscritti durante l’emergenza Coronavirus, si segnala l’ulteriore garanzia sottoscritta con Unisalute e con onere a carico dell’Ente, riguardante le infezioni da COVID-19.

E’ stato così previsto che la durata della copertura sia retroattiva, con effetto e copertura degli eventi occorsi e diagnosticati dal 1° febbraio e fino al 31 dicembre 2020.

La garanzia comprende una diaria giornaliera per ogni giorno di ricovero (75 euro) e per ogni giorno di isolamento per un massimo di 15 giorni (50 euro), una indennità post ricovero (1.500 euro) nonché un servizio di video consulto medico per dialogare a distanza con lo specialista.

Carta servizi e tempi dei procedimenti

Per finire, si rende nota la deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione della Cassa il 7 maggio, per quel che concerne la Carta servizi e gli altri procedimenti amministrativi.

In particolare, fermi restando i termini dei procedimenti previdenziali e assistenziali di carattere essenziale, si è deciso:

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