Casse, la fusione non è prioritaria

Pubblicato il 11 febbraio 2009

In risposta ad un’interrogazione parlamentare, il sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli, ha manifestato l’impellenza di ottenere soluzione normativa all’unificazione degli enti di previdenza di dottori commercialisti e ragionieri e all’indicazione della Cassa di previdenza in cui dovranno iscriversi i professionisti che dal 1° gennaio 2008 sono confluiti nell’Albo unico, la cui collocazione naturale – sottolinea l’autore Luigi Carunchio, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UNGDCEC) – non v’è dubbio sia nella Cassa dei dottori commercialisti, non comprendendosi in base a quale principio si dovrebbe fare diversamente.

Intanto, l’assemblea dei Delegati della Cassa dei dottori commercialisti ha approvato il provvedimento che fissa il livello del contributo integrativo al 4 per cento sine die.

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