CdL, l'Inps frettoloso sul durc interno

Pubblicato il 04 novembre 2014 Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, con il comunicato stampa del 3 novembre 2014, denuncia, dopo quattro mesi dall'avvio delle nuove procedure Inps per il Durc interno e l'invio delle note di rettifica arretrate, il perdurare di discrasie nella gestione dei “semafori” da parte dell'Inps.

Pertanto, secondo i CdL, sussistono gli estremi per rimandare ancora gli effetti della procedura Durc interno, almeno fino a quando il processo di reingegnerizzazione, avviato due anni fa dall'Istituto, non possa definirsi completato.

In tal senso saranno attivate le opportune verifiche con la Direzione Generale dell'Istituto, anche al fine di evitare che questi disguidi creino complicazioni agli imprenditori.

Tra gli errori

I primi “semafori rossi con lucchetto” non hanno tenuto conto di eventuali dilazioni amministrative.

Pec a maggio: nelle cartelle esattoriali il mese di competenza in realtà indicava la data di notifica.

Nei preavvisi di accertamento del mese di giugno si rimanda al cassetto previdenziale per determinare il debito, ma non si avvisa che tali debiti sono privi del calcolo delle sanzioni. Dunque, le aziende che credevano di aver regolarizzato sono ancora ritenute irregolari.
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