Cittadini a punti

Pubblicato il 18 maggio 2010
Sarà sottoposto al vaglio del Consiglio dei ministri, il prossimo 20 maggio, uno schema di Decreto che introduce la cosiddetta “cittadinanza a punti”, un accordo di integrazione, cioè, che l'immigrato dovrà sottoscrivere con lo Stato, al momento della presentazione della richiesta del permesso di soggiorno.

La proposta, avanzata dai ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e dell'Interno, Roberto Maroni, introdurrebbe un sistema di punteggio crediti-debiti per la valutazione della condotta nonché della capacità di integrazione dello straniero nell'arco temporale di due anni. In particolare, la partecipazione a corsi di lingua o la dimostrazione di senso civico comporterebbero un punteggio positivo; per contro, multe e procedimenti penali farebbero perdere punti. L'attestato di integrazione, essenziale per ottenere poi la cittadinanza,è previsto all'ottenimento dei trenta punti. Un punteggio sotto lo zero, per contro, determinerebbe l'espulsione automatica.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consulenti del lavoro: in scadenza la seconda rata contributiva all'ENPACL

20/06/2025

Controllo digitale sul lavoro: rischi e sfide del monitoraggio

20/06/2025

Bando Isi 2024: concluso click day del 19 giugno

20/06/2025

Tessere di identificazione dei lavoratori per rafforzare la sicurezza sul lavoro

20/06/2025

Bonus edilizi, la prima casa è agevolata

20/06/2025

Revoca delle dimissioni: iter, tempistiche e obblighi

20/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy