Codice della privacy, al via un nuovo assetto maggiormente in linea con il quadro europeo

Pubblicato il 11 ottobre 2018

Il 4 settembre 2018 è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 205 il Decreto legislativo n. 101 del 10 agosto 2018. Il decreto contiene le disposizioni per l’adeguamento del D.lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) alle disposizioni del Regolamento (Ue) 2016/679, anche noto come “Regolamento generale sulla protezione dei dati” GDPR.

Il D.lgs. 101/2018, entrato in vigore il 19 settembre 2018, è composto da 27 articoli, molti dei quali abrogano le disposizioni del Codice previgente che, all’esito di un giudizio di compatibilità, sono risultate contrastanti con le disposizioni del Regolamento europeo.

Le abrogazioni introdotte richiederanno, in particolare, uno sforzo interpretativo e di adeguamento non trascurabile, considerando che il legislatore ha previsto una fase di adattamento in cui si terrà conto delle difficoltà incontrate, ai fini della compliance con il Regolamento e con il D.lgs. 101/2018 stesso, per irrogare le sanzioni a carico di eventuali trasgressori.

In questo contesto, particolare rilievo assumono le disposizioni che “traghettano” il regime normativo precedente verso un nuovo assetto della privacy in Italia, che, salvo qualche refuso o imprecisione terminologica e formalistica (già individuati dal legislatore), appaiono in linea con il quadro europeo.

Le diverse abrogazioni attuate dal D.lgs. 101/2018, nonché le modifiche e le sostituzioni introdotte dalle altre disposizioni, evidenziano alcune difficoltà di coordinamento e comprensione cui andranno incontro le imprese e gli operatori del settore.

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