Codice unico per tutti gli ispettori

Pubblicato il 15 maggio 2006

La riforma della vigilanza - attuata con il nuovo Codice di comportamento del personale ispettivo che contiene le indicazioni frutto di un’intesa tra Welfare, Inps e Inail, appena trasfuse nei Codici di comportamento degli ispettori del Ministero (circolare 13) e degli addetti alla vigilanza dell’Inps (circolare 60), mentre quello dell’Inail è in dirittura d’arrivo – prevede che l’attività ispettiva debba svolgersi entro la cornice operativa individuata nella collaborazione con il datore di lavoro, senza arrecare se non il minimo disturbo alle attività produttive. I garanti, forti, del nuovo sistema saranno i consulenti del lavoro, che nel corso dell’ispezione godranno di un ruolo di maggiore efficacia. Perciò, da adesso, i datori e, più in generale, gli ispezionati, nonché i loro rappresentanti, possono farsi assistere, durante l’accertamento, da professionisti abilitati ai sensi della legge professionale 12 del 1979.          

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy