Commercialisti, parcella unica se non c'è anche consulenza tributaria

Pubblicato il 25 luglio 2015

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 15560 del 24 luglio 2015, chiarisce che non ha diritto alla doppia parcella, per rappresentanza tributaria e consulenza tributaria, il commercialista che ha redatto un ricorso e una memoria in materia tributaria senza svolgere effettivamente anche prestazioni di consulenza.

Il caso di specie vedeva il ricorso di un professionista che non aveva ottenuto il doppio compenso per aver seguito un fallimento. Ma, per tutti i gradi di giudizio, il commercialista non ha affrontato alcuna attività di consulenza tributaria.

Viene spiegato che l'attività di consulenza tributaria sussiste solo in presenza di un quid pluris. Come definito dall'art. 46 della tariffa dei dottori commercialisti – Dpr 645/1994 – la consulenza tributaria è quella volta all' “analisi della legislazione, della giurisprudenza e delle interpretazioni dottrinarie e dell'amministrazione finanziaria”.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Relazioni sindacali e contrattazione collettiva, la parola alla Cassazione

12/11/2025

Rete del lavoro agricolo di qualità: nuove regole e incentivi sicurezza

12/11/2025

Minori eredi: obbligo di dichiarazione dei redditi subito dopo l’accettazione

12/11/2025

Bonus prima casa: quando la seconda abitazione non lo esclude

12/11/2025

Sistema TS 2025: dal MEF invio annuale dei dati e accesso diretto delle Entrate

12/11/2025

Salario minimo UE: la CGUE salva la direttiva ma taglia due norme

12/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy