Composizione negoziata al via, piattaforma telematica online

Pubblicato il 15 novembre 2021

Da oggi, 15 novembre 2021, è possibile accedere al nuovo strumento della composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa ed è online, a tal fine, la piattaforma telematica nazionale delle camere di commercio attraverso cui è possibile inoltrare le domande.

Avvio composizione negoziata: da oggi, accesso tramite portale telematico

Grazie al nuovo istituto, si rammenta, l’imprenditore commerciale e agricolo in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, potrà rivolgersi alla camera di commercio nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa, per chiedere la nomina di un esperto indipendente che agevoli le trattative con i creditori e altri soggetti interessati alla procedura.

La piattaforma – suddivisa in due aree, una pubblica di tipo informativo e l'altra dedicata alle domande di accesso – è gestita dal sistema delle camere di commercio, per il tramite di Unioncamere e sotto la vigilanza del Ministero della giustizia e del Ministero dello sviluppo economico.

Essa costituisce un unico luogo per gestire le istanze e i documenti da parte di tutti i soggetti coinvolti ai fini di:

Attraverso il portale, inoltre, è possibile:

Procedura di composizione, imprenditore guidato passo dopo passo 

L’imprenditore, accedendo alla piattaforma mediante identità digitale, potrà procedere con l’apertura dell’istanza di composizione negoziata, allegando i documenti a tal fine richiesti.

A questo punto, la Camera di commercio o la Commissione individuata avranno il compito di individuare il soggetto maggiormente indicato a ricoprire il ruolo di esperto indipendente, soggetto che, verificate le condizioni richieste, potrà accettare l’incarico assegnatogli.

L’esperto si occuperà quindi della conduzione delle trattative, confrontandosi con l’impresa e con tutte le parti coinvolte nella procedura.

Test pratico preliminare di auto-diagnosi per l’impresa

Nel portale è presente anche un "test pratico" preliminare, attraverso cui l’imprenditore potrà verificare la ragionevole perseguibilità del risanamento.

Si tratta di un semplice strumento che aiuta a misurare il grado di difficoltà dell’impresa ed eventualmente procedere con maggiore consapevolezza all’invio dell’istanza di nomina dell’esperto.

Il test è accessibile da parte dell'imprenditore e dei professionisti incaricati.

Nel portale, oltre al test preliminare, sono disponibili ulteriori strumenti utili alla procedura, quali:

Esperti indipendenti: cardine della procedura (ma ancora in formazione)

Oltre alla gestione della piattaforma – si legge nel comunicato con cui Unioncamere informa della disponibilità della piattaforma – spetta, al sistema camerale, anche la tenuta degli elenchi regionali degli esperti, la nomina diretta degli esperti per le imprese di dimensioni più piccole e il compito di ospitare le commissioni regionali cui spetterà, invece, l’onere di scegliere il miglior esperto per le imprese di dimensione maggiore.

La fase dell’assegnazione dell’esperto, in particolare, è indicata come “uno dei punti cardine per la riuscita di questo processo”: tale soggetto, infatti, sarà tenuto ad assistere l’imprenditore nel percorso di risanamento “ed a lui sta gran parte del successo della procedura, sulla base delle competenze specifiche, dell’esperienza ricoperta e della capacità di mediazione da cui dipendono il successo del procedimento”.

A tal fine, le Camere di commercio hanno formato oltre 150 dipendenti in grado di supportare le imprese che faranno attualmente domanda, ma anche gli esperti nello svolgimento del proprio ruolo e le stesse commissioni regionali che li nomineranno.

Gli esperti indipendenti, di fatto, mancano, in quanto ancora in via di formazione anche se, si rammenta, sono già partiti diversi corsi attivati dai vari Ordini professionali (è il caso del corso di formazione del CNF per avvocati esperti in crisi d'impresa, o dei corsi organizzati sulla base delle modalità indicate con apposito Regolamento Cndcec).

Secondo Unioncamere, a regime - vale a dire dopo 6 mesi circa dell’avvio del 15 novembre - saranno circa 40mila i professionisti abilitati che alimenteranno gli appositi elenchi regionali (concluso l’iter formativo di 55 ore stabilito dal ministero).

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