Secondo quanto evidenziato dal comunicato stampa Unioncamere del 5 giugno 2025, lo strumento della composizione negoziata della crisi d’impresa, introdotto con il D.L. n. 118/2021 e operativo dal novembre 2021, sta mostrando segnali concreti di consolidamento ed efficacia.
Nel periodo compreso tra novembre 2024 e maggio 2025 sono state presentate 905 istanze di accesso alla composizione negoziata, con un incremento superiore al 120% rispetto al semestre precedente (410 istanze). Dall’avvio dello strumento si contano complessivamente quasi 3.000 istanze.
Contemporaneamente, aumentano anche i casi di esito positivo: 295 a maggio 2025, ossia 90 in più rispetto a novembre 2024. Il tasso di successo nel primo trimestre 2025 si attesta al 22,5%, confermando una progressiva efficacia della procedura nell’accompagnare le imprese in difficoltà verso un risanamento sostenibile.
Profilo delle imprese: dimensione e tempestività fattori determinanti
Come riportato nel comunicato Unioncamere, la composizione negoziata risulta più efficace per imprese strutturate e maggiormente dimensionate. Le aziende che hanno concluso positivamente la procedura presentano:
Inoltre, un elemento determinante è rappresentato dalla tempestività dell’intervento: il 30,5% delle imprese che risultavano già in sofferenza solo un mese prima dell’istanza ha concluso con successo la procedura, contro appena l’11,5% di quelle in crisi da cinque anni.
Distribuzione territoriale e settoriale
Le regioni con il maggior numero di istanze sono:
A livello di settori economici, l’adesione allo strumento risulta prevalente tra le imprese dei servizi e quelle della manifattura.
Il tasso di successo per area geografica conferma la maggiore efficacia al Nord (23,9%), ma segnala anche una crescita nel Sud, dove il tasso è salito dal 12,5% al 17,9% tra maggio 2024 e maggio 2025.
Ostacoli per le PMI: nodi strutturali e culturali
Unioncamere segnala come le micro e piccole imprese risultino spesso meno avvantaggiate nell’accesso alla composizione negoziata, a causa di fattori strutturali tra cui:
Il quadro delineato da Unioncamere evidenzia una progressiva maturazione dello strumento, che si conferma efficace per imprese che attivano la procedura in modo tempestivo e con risorse organizzative adeguate.
Come anticipato, tuttavia, permane la necessità di rafforzare l’accesso allo strumento da parte delle PMI, anche attraverso misure di alfabetizzazione finanziaria e supporti consulenziali più qualificati.
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