Comuni in stato di emergenza: contributi a fondo perduto. Chiarimenti

Pubblicato il 09 ottobre 2020

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 449/2020, fornisce alcuni chiarimenti circa i contributi a fondo perduto Covid-19 riconosciuti ai Comuni in stato d’emergenza dal Decreto Rilancio.

Si tratta, nello specifico, della norma contenuta all’articolo 25 del Dl 34/2020, che prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto, erogato direttamente dall'Agenzia delle Entrate, destinato agli esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva, in presenza di ricavi non superiori a cinque milioni di euro, con una perdita di fatturato del mese di aprile 2020 superiore ad un terzo.

Come precisato dalla circolare n. 22/2020, possono accedere al contributo a fondo perduto anche i soggetti che, anche se non hanno registrato il calo di fatturato o di compensi, sono domiciliati nei territori dei comuni colpiti da eventi calamitosi i cui stati di emergenza erano ancora presenti alla data di dichiarazione dell’emergenza Covid-19.

Il contribuente istante aveva inizialmente presentato domanda per ricevere il suddetto contributo a fondo perduto, avendo sede in un comune colpito da un evento calamitoso, per poi presentare istanza di rinuncia al contributo, in quanto aveva riscontrato una discordanza tra la normativa comunale (che prevedeva lo stato di emergenza) e le istruzioni al modello per la richiesta del contributo (che non includeva il suo comune tra quelli colpiti da eventi calamitosi).

Il contribuente, ritenendo che la lista dei comuni colpiti da eventi calamitosi non fosse esaustiva, chiede ora all’Amministrazione finanziaria se sia possibile ottenere il contributo e se il Comune presso cui ha il domicilio possa essere riconosciuto come colpito da evento calamitoso.

Contributi a fondo perduto, lista “indicativa e non esaustiva”

Con la risposta n. 449/2020, l’Agenzia dà risposta positiva e specifica che “la lista individuata nelle istruzioni dell'istanza, come del resto chiarito dall'inciso "indicativa e non esaustiva" non rappresenta un elenco tassativo dei predetti comuni. (...)”.

Pertanto, nel presupposto che il Comune dell’istante sia incluso tra i comuni colpiti da un evento calamitoso il cui conseguente stato di emergenza sia “ancora in atto, alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19”, l’istante può presentare domanda per i contributi a fondo perduto Covid-19 se in possesso degli altri requisiti.

Contributi a fondo perduto, riapertura dei termini per la domanda da parte del Dl Agosto

E’ da ricordare, poi, che in sede di conversione in legge del Decreto Agosto (Dl n. 104/2020), è stata introdotta una norma che prevede la riapertura dei termini per l’invio della domanda di contributo a fondo perduto, ma solo per i Comuni colpiti da calamità e stati d’emergenza.

In base all’emendamento approvato, la proroga della domanda è riservata ai soli soggetti con sede o domicilio fiscale nel territorio di comuni montani, non inseriti nella lista indicativa contenuta nel modello di richiesta del contributo, interessati allo stato di emergenza.

La domanda, quindi, potrà essere presentata entro 30 giorni dal giorno di riattivazione della piattaforma che avverrà a cura dell’Agenzia delle Entrate entro 15 giorni a decorrere dall’entrata in vigore della legge di conversione. Si attende, quindi, la conversione in legge del Dl Agosto per dire con certezza se la proroga dei 30 giorni sarà ufficiale e da quando inizieranno a decorrere i 30 giorni.

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