Con il contraddittorio il contribuente gioca d’anticipo

Pubblicato il 13 luglio 2008 L’Istituto di ricerca dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha diffuso la circolare n. 4/2008 in merito agli studi di settore ed alla tutela del contribuente. Il documento evidenzia il momento del contraddittorio come fondamentale sia per superare le presunzioni matematico-statistiche su cui poggiano gli studi di settore sia per avere più armi a disposizione contro l’atto di accertamento del Fisco. Il contraddittorio è un diritto del contribuente cui corrisponde l’obbligo dell’Amministrazione di mettere l’accertato nelle condizioni di intervenire nel procedimento tributario. In merito, il delegato alla fiscalità del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Roberto D’Imperio, spiega che l’Amministrazione prima di emettere l’atto d’accertamento “non solo dovrà indicare nella motivazione le ragioni che l’hanno portata a disattendere le eccezioni del contribuente ma dovrà anche chiarire le ragioni per cui ha fatto ricorso a questa metodologia induttiva: che si può attivare solo nel caso di gravi incongruenze tra quanto dichiarato e quanto rettificato in base agli studi”. Dunque, si ritiene essenziale presenziare al contraddittorio e curarne la qualità. Infatti, il contribuente che rifiuti il contraddittorio pensando di rimandare la difesa davanti al giudice tributario rinuncia ad una serie di strumenti per la contestazione.
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