Con il “governo di impegno nazionale” sacrifici equi e rispetto degli impegni con l’Europa

Pubblicato il 18 novembre 2011 Incassata la fiducia del Senato, ora il Governo Monti chiede quella della Camera. Attraverso le parole del presidente del Consiglio incaricato, l’annuncio delle misure urgenti e meno urgenti con la correzione dei conti nell’immediato.

Dal sistema pensionistico - penalizzato da ampie disparità di trattamento tra generazioni, categorie e aree di privilegi - alla lotta all'evasione fiscale e all'illegalità - per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote - il discorso di Monti avvia una fase di rigore, crescita e equità. Nelle mire dell’esecutivo: la piena attuazione delle manovre estive e, poi, ulteriori correttivi; il riordino subito, con legge ordinaria e anche per via costituzionale, delle province. La sobrietà sarà alla base dell’intervento sui costi della politica.

Molto probabile sarà il ripristino dell’Ici (“l'esenzione per le abitazioni principali è una peculiarità se non un' anomalia del nostro ordinamento”).

Per l’inserimento e la permanenza al lavoro delle donne si dovranno far conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia e si potrà prevedere una tassazione preferenziale.

Infine, con un’affermazione d’impatto, Monti spiega la sua idea di riforma del lavoro, che punterà ad intervenire (per i nuovi rapporti e non per quelli già esistenti) su un “mercato del lavoro dove alcuni sono fin troppo tutelati, mentre altri sono privi di tutele”.
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