Con “Patti chiari” maggiori tutele per gli investitori

Pubblicato il 28 gennaio 2011 Il Tribunale di Torino, con sentenza n. 7674 del 22 dicembre 2010, ha condannato un istituto bancario al versamento del risarcimento danni pari a 474mila euro per il mancato rispetto dell'obbligo di informare una cliente dell'aumento del rischio del bond Lehman e, conseguentemente, del peggioramento della situazione del titolo rispetto al momento dell'acquisto. Per i giudici, nella specie, l'informazione del cliente doveva essere ancor più garantita in considerazione dell'adesione della banca al Consorzio “Patti Chiari”.

Occorre rilevare - spiega il Tribunale - che, per il fatto in sé della adesione al Consorzio Patti Chiari, gli istituti di credito assumono nei confronti dei propri clienti specifici obblighi informativi, “che risultano essere diversi ed ulteriori da quelli contenuti dalla normativa in materia di intermediazione finanziaria”.

Nella specie, in presenza di un obbligo convenzionale di informazione continuativa in capo all'intermediario, la banca medesima avrebbe dovuto avvisare il cliente delle oscillazioni del titolo in oggetto onde consentirgli di disinvestire e di vendere "al meglio" i titoli.
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