Condanna per stalking all'ex che mina la libertà morale della vittima

Pubblicato il 30 maggio 2011 I giudici del Tribunale di Milano, con sentenza depositata lo scorso 20 aprile 2011, hanno condannato per stalking un uomo che, non rassegnandosi per essere stato lasciato dalla sua ex fidanzata, aveva posto in essere una serie di atti persecutori, quali, ad esempio, l'invio insistente di lettere anonime e la pubblicazione su quotidiani di rilevanza locale e nazionale di due falsi necrologi che riportavano la morte dello stalker, atti che avevano creato nella vittima uno stato di ansia e paura “grave e perdurante”.

Con l'occasione, i giudici milanesi hanno precisato i contorni del nuovo reato di atti persecutori previsto dall'articolo 612-bis del Codice penale; in particolare – si legge nel testo della pronuncia – la previsione del reato in esame è volta a tutelare la libertà morale della vittima da intendere come scelta di autodeterminarsi sia nell'accezione positiva della libertà di agire, sia in quella negativa di non essere costretti a subire le condotte altrui.
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