Condanna per violenza privata in capo al coniuge che allontana l’altro dalla casa familiare

Pubblicato il 16 ottobre 2012 Con la sentenza n. 40383/2012, la Quinta sezione penale di Cassazione ha confermato la condanna impartita dai giudici di merito nei confronti di un uomo per violenza privata, lesioni personali, danneggiamento ed ingiuria ai danni della moglie.

Nel dettaglio, l’accusa di violenza privata era conseguente al fatto che l’uomo aveva allontanato la coniuge dalla casa familiare; ed a fronte delle doglianze avanzate dall’imputato il quale riteneva di essersi comportato legittimamente in quanto la donna, nel momento in cui si era verificato il fatto, era tornata a vivere presso i propri genitori, la Suprema corte ha, per contro, ritenuto che la stessa, “anche se temporaneamente trasferitasi presso i genitori, aveva il diritto di tornare, nè il marito poteva escluderla dalla casa coniugale”, e ciò, tanto più che ancora non era stato emesso alcun provvedimento di assegnazione dell’abitazione in favore di uno dei due coniugi.
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