Condono Iva, non c’è spazio per i rimborsi

Pubblicato il 24 luglio 2008 L’autore dell’analisi odierna, che verte sulla nota bocciatura Ue del condono Iva attuato in Italia nel 2002, punta l’attenzione sulle conseguenze della sentenza. In particolare, è spiegato che parlare di rimborso delle imposte pagate per condono è sbagliato. Il fatto è che la decisione della Corte di giustizia non prende le mosse da un rinvio pregiudiziale, procedura più utilizzata per far dichiarare l’invalidità di un atto nazionale rispetto al diritto comunitario, come è successo per l’Iva sulle auto aziendali, ma nasce dal ricorso alla Corte da parte della Commissione europea dopo l’insuccesso del procedimento non giurisdizionale di conciliazione e l’invio infruttuoso di un parere motivato. Conseguentemente, avendo la Corte riconosciuto fondato il ricorso e avendo accertato l’inadempimento dell’Italia, la Commissione europea potrà comminare una sanzione all’Italia: non c’è nessuna imposta da rimborsare. D’altro canto, l’ipotesi del rimborso aumenterebbe il danno derivato dalla sanatoria, in quanto dopo aver pagato meno del dovuto il contribuente si vedrebbe anche restituite le somme scontate.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Modello 770/2025: guida alle novità

11/09/2025

Privacy: illecita la conservazione delle email di un docente non più in servizio

11/09/2025

Ricerca e sviluppo: distinzione fra credito “non spettante” e “inesistente”

11/09/2025

770/2025: ritenute, compensazioni e crediti nei quadri ST, SV e SX

11/09/2025

Credito d’imposta R&S: inapplicabilità del Manuale di Frascati

11/09/2025

CPB 2025-2026: scadenza e nuovi codici Ateco

11/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy