Confermata la condanna al bancario che autorizza l'incasso di assegni di dubbia provenienza

Pubblicato il 22 novembre 2010 La Corte di cassazione, con sentenza n. 39384 del 10 novembre 2010, ha rigettato il ricorso presentato dal direttore di una banca che era stato condannato per concorso nel delitto di riciclaggio per aver autorizzato un'operazione di incasso di assegni di provenienza illecita.

Nel dettaglio, lo stesso aveva permesso l'incasso di assegni emessi dall'Inps e portati da un soggetto che non era l'intestatario dei medesimi.

Per la Cassazione, integra la fattispecie del riciclaggio “ogni forma di ripulitura del denaro o dei valori provenienti da delitto” compiuta con “la volontà di compiere attività relative ad impedire l'identificazione della provenienza delittuosa dei beni” e “la consapevolezza di tale provenienza, senza alcun riferimento a scopi di profitto o di lucro”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

ISA 2024: approvate le modifiche

05/05/2025

Concordato preventivo biennale 2025-2026: online il software “Il tuo ISA 2025 CPB”

05/05/2025

Lavoro sportivo: pubblicato il terzo aggiornamento del mansionario

05/05/2025

Coniuge superstite e IMU: quando si è soggetti passivi d’imposta

05/05/2025

Alluvioni Marche e bradisismo Campi Flegrei: nuove misure del Governo

05/05/2025

Aggressioni a docenti: maggiori tutele per il personale scolastico

05/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy