Confermata la condanna per peculato della presidente

Pubblicato il 10 novembre 2010 La Sesta sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 39347 del 9 novembre 2010, ha confermato la decisione di condanna per peculato comminata dai giudici di merito nei confronti della Presidente di una sezione locale della Croce rossa per aver utilizzato, avendone la disponibilità, alcune vetture di servizio ed essersi appropriata di diversi buoni pasto riservati al personale incaricato del trasporto dei malati.

La donna si era opposta alla decisione sostenendo che, nella specie, difettasse il requisito soggettivo necessario a configurare detto reato in quanto la stessa non era da ritenere una incaricata di pubblico servizio ma una volontaria.

Assunto, questo, non condiviso dalla Corte di legittimità secondo cui, chi opera per la Croce rossa, riveste la qualifica richiamata poiché l'ente anzidetto svolge, comunque, un pubblico servizio.
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