Confini al reverse charge

Pubblicato il 01 aprile 2008 L’agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 111/E del 28 marzo, precisa che il general contractor è assimilato all’appalto e rientra nella disciplina del reverse charge. Tuttavia, dallo scorso 1° febbraio si applica la fatturazione ordinaria. Fino al 31 gennaio 2008, nei rapporti tra general contractor e imprese affidatarie, invece, l’Iva doveva essere applicata con il meccanismo dell’inversione contabile. Con la Finanziaria 2008 è stato stabilito che dal 1° febbraio le prestazioni rese al contraente generale dovranno essere assoggettate al regime ordinario. Nel documento di prassi in oggetto, l’Agenzia riepiloga le modalità di applicazione del reverse charge e fornisce spiegazioni soprattutto alle grandi imprese, affidatarie di concessioni per la costruzione di strade o ferrovie, ma anche a quelle più piccole che si pongono come subappaltatori. Inoltre, viene illustrato anche il sistema sanzionatorio introdotto sempre dalla Manovra fiscale per il 2008, che prevede nel caso in cui l’imposta sia stata assolta irregolarmente dal committente o dal prestatore, una sanzione ridotta del 3% dell’imposta regolarmente assolta, con un minimo di 258 e un massimo di 10mila euro.
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