Contenzioso Corte Edu. Situazione italiana in netto miglioramento

Pubblicato il 06 settembre 2017

Diminuisce nettamente l’importo per gli indennizzi che l'Italia è tenuta a versare per le violazioni della Convenzione europea dei diritti dell'uomo commesse nel territorio nazionale ed accertate dalla Corte Edu. Da 77 milioni di euro del 2015, l’Italia è difatti scesa a 16 milioni di euro nel 2016.

Dato positivo cui è collegata una netta diminuzione dei ricorsi pendenti per le predette violazioni, pari a 6.180 casi nel 2016, con un decremento del 18,33% rispetto al 2015 (7.567 casi), anno che aveva già visto un abbattimento del contenzioso del 50% rispetto al 2014. Va infine sottolineato che la maggior parte delle questioni sottoposte a Strasburgo riguarda l’eccessiva durata dei procedimenti; situazione che dovrebbe tuttavia migliorare con la messa in atto del nuovo piano di azione c.d. “Pinto 2”.

Sono alcuni dei dati che emergono dalla Relazione annuale al Parlamento circa l’esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo nei confronti dell’Italia, presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il primo settembre 2017 – in riferimento all’anno 2016.

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