Sono stati diffusi ieri, dalla Direzione Giustizia tributaria del Mef, i dati della Relazione annuale sul Contenzioso Tributario - anno 2018.
Si tratta della pubblicazione annuale sul monitoraggio dello stato del contenzioso tributario e dell’attività delle commissioni tributarie, messa a punto attraverso l’analisi:
Nel comunicato stampa che accompagna il documento, viene sottolineato il proseguimento del trend “in diminuzione” delle liti tributarie pendenti, ridottesi del 10,3% rispetto al 2017.
Un dato raggiunto anche grazie alla riduzione delle controversie complessivamente pervenute alle Commissioni tributarie (pari allo 0,7% rispetto all’anno precedente).
E’ indicato, a seguire, anche il valore complessivo delle controversie presentate nel 2018 (24,2 miliardi di euro) e il valore medio della singola controversia tributaria (circa 115 mila euro), dati che, raffrontati con quelli dell’anno precedente, evidenzierebbero una riduzione percentuale del valore pari al 14,9% (- 4,2 miliardi di euro), concentrata nelle controversie con valore superiore ad 1 milione di euro.
Detta riduzione - si legge nella nota - “può correlarsi all’utilizzo degli strumenti deflattivi e alle definizioni agevolate disciplinate dal decreto legge n. 119 del 2018, convertito dalla legge n. 136 del 2018”.
Tra gli altri dati enumerati, viene anche fatto riferimento alla durata media del processo tributario 2018 che, nel primo grado di giudizio, è di 689 giorni (con un miglioramento di 68 giorni rispetto al 2017) e, nel secondo grado, è di 856 giorni (con un peggioramento, in questo caso, di 84 giorni rispetto al 2017).
Per quanto riguarda il processo telematico - che, si rammenta, diverrà definitivamente obbligatorio a partire dal 1° luglio 2019 - la Relazione evidenzia che complessivamente, in regime di facoltatività, sono stati 790.713 i depositi effettuati con modalità digitale, su un totale di 1.865.595 depositi, pari al 42,4%.
Da segnalare, infine, il dato riferito in ordine al dimensionamento delle Commissioni tributarie e degli uffici di segreteria: viene registrata, in particolare, una diminuzione sia del personale amministrativo non dirigente (-31 unità) sia dei giudici delle Commissioni, di primo (-136) e di secondo grado (- 82 unità).
Un calo - si legge nella Relazione - “dovuto sia al raggiungimento del limite d’età (75 anni) che alle sopravvenute dimissioni, che viene parzialmente compensato dalle nuove immissioni nei ruoli dei giudici”.
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