Conti semplificati, verifica in tre mosse

Pubblicato il 19 ottobre 2007

L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 293 del 18 ottobre precisato che, se un contribuente svolge più attività con contabilità separata, per verificare i limiti per l’utilizzo della contabilità semplificata, occorre dapprima classificare le attività come prestazioni di servizi o come altre attività d’impresa. Poi bisogna stabilire qual è l’attività prevalente e se per questa è stato superato il limite di ricavi fissato dalla norma sul regime di contabilità semplificata. Infine, occorre superare il limite massimo di ricavi per rientrare nel regime. Nel caso in esame, poiché il contribuente ha conseguito ricavi per le attività di servizi inferiore al limite di 309.874,14 euro e complessivamente ricavi inferiori a 516.456,90 euro, viene consentito l’utilizzo della contabilità semplificata.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Enasarco: c’è tempo fino al 20 maggio

12/05/2025

CDM. Riforma fiscale locale: più autonomia, semplificazioni e nuovi incentivi

12/05/2025

Diritto di opzione e modalità di esercizio

12/05/2025

Assonime: novità sui conferimenti d’azienda e di partecipazioni

12/05/2025

Incentivo al posticipo del pensionamento: l’INPS sulla verifica dei requisiti

12/05/2025

Bullismo e cyberbullismo: nuove misure del Governo a tutela dei minori

12/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy