Il 19 dicembre 2024, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) ha emanato due decreti mirati a sostenere l'allevamento delle razze autoctone italiane e il comparto bovino da carne. Questi provvedimenti sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale rispettivamente il 23 e il 24 gennaio 2025.
Queste iniziative rientrano nel "Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura" e mirano a valorizzare le razze bovine autoctone italiane, promuovendo la biodiversità e sostenendo gli allevatori nel mantenimento delle tradizioni zootecniche nazionali.
Il decreto relativo ai contributi per il sostegno delle razze autoctone italiane prevede uno stanziamento complessivo di 10 milioni di euro, provenienti dal Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura.
Questi fondi sono destinati agli allevatori di bovini appartenenti alle razze Piemontese, Marchigiana, Chianina, Podolica, Sardo Bruna e Sarda, purché i capi siano iscritti al libro genealogico di riferimento alla data del 31 dicembre 2024.
L'aiuto consiste in un contributo una tantum fino a 100 euro per unità bovina adulta (UBA), concesso nei limiti previsti dalla normativa europea sugli aiuti de minimis.
La gestione della misura è affidata all'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), che dovrà pubblicare entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto le istruzioni operative per la presentazione delle domande, specificando le date di apertura e chiusura del bando.
Gli allevatori dovranno presentare la richiesta tramite il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), corredando la domanda con la documentazione richiesta, tra cui l'attestazione di iscrizione al libro genealogico rilasciata dall'Associazione Nazionale di razza e un fascicolo aziendale aggiornato. AGEA effettuerà i controlli incrociando i dati con l'Anagrafe zootecnica nazionale e procederà all'erogazione dei contributi in una o più soluzioni, sulla base delle risorse disponibili. L'agenzia sarà, inoltre, responsabile della rendicontazione delle somme erogate e della gestione di eventuali pagamenti non dovuti.
Il secondo decreto MASAF stabilisce i criteri per la concessione di contributi a favore del comparto bovino da carne: si tratta del decreto del 19 dicembre 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2025.
Obiettivo del Ministero è fornire un importante supporto economico agli allevatori italiani del comparto bovino da carne, incentivando la crescita e la sostenibilità del settore. Grazie a un sistema informatizzato e a procedure semplificate, la misura punta a garantire una distribuzione equa ed efficace delle risorse disponibili.
Per l'erogazione di questi aiuti è stato stanziato un totale di 4,5 milioni di euro. La gestione del contributo è affidata sempre all'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), che provvederà a definire le istruzioni operative e a predisporre le domande di pagamento precompilate per gli allevatori interessati.
I beneficiari del contributo sono le imprese di allevamento di bovini appartenenti a razze iscritte ai libri genealogici con orientamento carne. I capi devono essere nati in Italia nel 2024 e allevati sul territorio nazionale per almeno 184 giorni nell'anno di riferimento.
I bovini devono essere correttamente identificati e registrati nella Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica (BDN), che servirà come strumento principale per verificare la loro ammissibilità al contributo.
Gli allevatori che intendono accedere al beneficio devono inoltre essere titolari di un fascicolo aziendale attivo e valido nel SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) alla data di presentazione della domanda.
L'aiuto è concesso come contributo una tantum, con un importo massimo di 150 euro per capo ammissibile. L'importo unitario esatto verrà determinato da AGEA sulla base dei dati raccolti nella BDN, dividendo il totale delle risorse disponibili per il numero di capi ammissibili.
In caso di rapporto di soccida, l'aiuto è ripartito in base alle seguenti proporzioni:
AGEA predisporrà domande di pagamento precompilate, disponibili sul portale SIAN per il tramite dei rispettivi Centri di Assistenza Agricola (CAA) mandatari. I richiedenti dovranno accettare la domanda tramite il medesimo applicativo per confermare la richiesta di contributo.
Entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto (ossia dal 25 gennaio 2025), AGEA pubblicherà le istruzioni operative, che conterranno:
AGEA determinerà l'importo unitario per capo, sulla base del numero di capi ammissibili individuati nella BDN. Tale importo verrà comunicato al MASAF, insieme ai dati utilizzati per la sua quantificazione. In ogni caso, l'importo per capo non potrà superare i 150 euro.
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