Il provvedimento emanato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy in data 31 luglio 2024 stabilisce le attività da sostenere finanziariamente attraverso le risorse provenienti dalle sanzioni amministrative comminate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, relative al triennio 2024-2026.
Il comma secondo dell’art. 5 del decreto 31/7/2024 stabilisce che tra le attività finanziabili a favore dei consumatori vi sono:
Il comma terzo dell’art. 9 del decreto 31/7/2024 prevede il sostegno a progetti di educazione finanziaria e prevenzione del sovraindebitamento, anche in collaborazione con il Comitato nazionale per l’educazione finanziaria Le attività finanziabili includono:
Con il Decreto direttoriale del 12 maggio 2025 il Mimit detta le modalità e i criteri per la presentazione delle domande di contributo per la realizzazione di iniziative per i consumatori in forma singola e in forma aggregata, promosse dalle Associazioni dei consumatori iscritte all’elenco citato.
Per il biennio 2025–2026 sono disponibili 6 milioni di euro, così suddivisi:
5 milioni di euro destinati a progetti presentati in forma singola;
1 milione di euro riservato a due progetti in forma aggregata:
uno sull’intelligenza artificiale;
uno sul credito al consumo e la prevenzione del sovraindebitamento.
Le iniziative promosse individualmente dalle Associazioni dei Consumatori devono concentrarsi su due tipologie di intervento.
Linea A – Progetto prioritario di rilievo nazionale
Ogni associazione deve dedicare almeno il 70% del contributo richiesto alla realizzazione di un progetto con impatto nazionale, incentrato su almeno uno dei seguenti ambiti:
È possibile proporre un’evoluzione o potenziamento di iniziative precedenti, purché ne sia stata dimostrata l’efficacia nella tutela del consumatore.
Linea B – Sviluppo delle attività istituzionali
Fino al 30% del contributo potrà essere utilizzato per il rafforzamento e ampliamento delle attività istituzionali già svolte dalle Associazioni, come previsto dall’art. 137 del Codice del Consumo.
Le spese ammissibili dovranno riguardare l’incremento dell’assistenza, della formazione, dell’informazione e dell’educazione in favore dei consumatori.
Requisiti per la presentazione del progetto
Limitazioni e obblighi
Non sono ammesse spese per la creazione di nuovi siti web, salvo motivata giustificazione in caso di assenza di strumenti già esistenti o pubblicamente finanziati.
I siti web nuovi, se approvati, dovranno rimanere attivi per almeno 3 anni dopo la conclusione dell’iniziativa.
Per la Linea B, sono consentite solo spese relative all’aggiornamento o manutenzione di portali già esistenti.
Le iniziative sviluppate congiuntamente da gruppi di Associazioni dei Consumatori devono essere finalizzate alla realizzazione di un progetto specifico in uno dei seguenti ambiti:
L’aggregazione deve nominare una capofila, che sarà il punto di riferimento con il Ministero e si occuperà del coordinamento operativo.
Requisiti per l’aggregazione
Durata delle attività in forma singola e aggregata
Le iniziative finanziate dovranno svolgersi a partire dalla data in cui il Ministero comunicherà ufficialmente l’approvazione del finanziamento, e dovranno concludersi entro il 30 settembre 2026.
ATTENZIONE: La rendicontazione finale delle spese dovrà essere presentata non oltre il 31 ottobre 2026. Inoltre, entro 15 giorni dalla conferma del finanziamento, sarà necessario trasmettere la data effettiva di inizio delle attività.
In riferimento alla continuità operativa delle funzioni istituzionali, e solamente per le attività indicate all’articolo 4, comma 1, lettera B (rafforzamento, qualificazione ed espansione dell’attività istituzionale delle associazioni), le associazioni che abbiano incluso questa tipologia di intervento nella propria domanda possono richiedere che vengano considerate ammissibili anche le spese per personale assunto con contratto di lavoro subordinato, sostenute a partire dal 1° gennaio 2025, purché siano rispettati i requisiti previsti.
Sono ammesse ai contributi solo le associazioni nazionali dei consumatori regolarmente iscritte all’elenco di cui all’art. 137 del Codice del Consumo, che non siano sospese o cancellate.
Il requisito di iscrizione deve essere mantenuto per tutta la durata del progetto finanziato.
NOTA BENE: Le domande devono essere inviate entro il 16 giugno 2025.
La domanda, firmata digitalmente dal legale rappresentante:
La domanda deve essere presentata tramite la modulistica ufficiale allegata al decreto, altrimenti verrà respinta.
Inoltre:
Sono rimborsabili soltanto le spese:
Inoltre, le spese devono essere:
Tipologie di spese rimborsabili
Categoria di spesa |
Descrizione |
Limiti / Note |
Personale dipendente |
Costi per lavoratori a tempo determinato o indeterminato (incluso apprendistato) impiegati nel progetto |
Esclusi soggetti con cariche sociali |
Consulenze professionali |
Incarichi su tematiche progettuali specifiche, se non disponibili risorse interne |
Max 15% del contributo; vietate consulenze fiscali/contabili; obbligo di relazione finale sull’attività svolta |
Rimborsi spese a volontari |
Rimborso secondo art. 17 del Codice del Terzo Settore |
Ammesso solo se in regola con le norme vigenti |
Macchinari e attrezzature |
Acquisto o noleggio per attività del progetto; servizi digitali, adeguamento siti, materiale informativo |
Esclusi cellulari, tablet con SIM, pubblicità e spese per eventi conviviali |
Spese generali |
Costi di progettazione, segreteria, rendicontazione, utenze, affitti, cancelleria, assicurazioni, ecc. |
Rimborsabili in forma forfettaria fino al 20% delle spese documentate |
Spese non ammissibili
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