Stabilite la misura e le modalità di versamento del contributo di vigilanza dovuto all’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) per l’anno 2025, da parte delle imprese che esercitano attività di assicurazione e riassicurazione.
Le informazioni sono fornite dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 ottobre 2025 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 242 del 17 ottobre 2025.
Il contributo di vigilanza è l’obbligo previsto dall’art. 335 del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle Assicurazioni Private) a carico delle imprese di assicurazione e riassicurazione. Tale contributo serve a finanziare l’attività di vigilanza svolta da IVASS sulle imprese assicurative e riassicurative.
Sono tenute al versamento:
In alcuni casi (es. imprese di riassicurazione pura comunitarie iscritte nell’elenco III dell’albo) è prevista l'esenzione.
Per il 2025:
Per calcolare il contributo di vigilanza, le imprese di assicurazione e riassicurazione devono considerare i premi incassati nel 2024 al netto degli oneri di gestione.
Questi oneri devono essere sottratti dall’importo totale dei premi utilizzando l’aliquota del 4,37 %, stabilita dal provvedimento IVASS n. 139 del 23 novembre 2023.
Il versamento dovrà essere effettuato direttamente all’IVASS secondo le modalità previste: gli avvisi sono generati tramite piattaforma PagoPA (accessibile dal portale IVASS) oppure pagabili tramite prestatori di servizio di pagamento abilitati.
Non è richiesto l’invio della ricevuta di pagamento all’IVASS, ma è fondamentale conservarla per eventuali controlli.
Il contributo deve essere versato all’IVASS in due tranche:
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