Di seguito le misure eccezionali adottate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo in relazione alla crisi sanitaria da Coronavirus.
Con comunicato del 16 marzo 2020, l’Ufficio stampa della Corte di Strasburgo ha innanzitutto reso noto che le attività essenziali della Corte saranno, in linea di principio, garantite, con trattamento di attività prioritarie attraverso le modalità del telelavoro (modalità che sono state generalizzate proprio per consentire la continuità delle funzioni dell’Istituzione).
La sede della Corte non sarà più accessibile al pubblico e le udienze previste per marzo e aprile non avranno luogo.
Tra le altre misure, si segnala la sospensione eccezionale di un mese, a partire dal 16 marzo, del periodo di 6 mesi per la presentazione dei ricorsi, previsto dall'articolo 35 della Convenzione europea dei diritti umani.
Inoltre, sono sospesi, per un periodo di un mese a partire dal 16 marzo 2020, anche tutti i termini relativi a procedimenti pendenti.
Queste misure straordinarie – si legge nel comunicato – “saranno costantemente riviste, a seconda dell'evoluzione del situazione sanitaria, al fine di garantire la continuità della Corte nel rispetto delle normative adottato dallo Stato ospitante”.
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