Corte europea Sì ai ricorsi con sintesi

Pubblicato il 29 settembre 2016

Il fatto di pretendere che il ricorrente concluda il proprio ricorso in Cassazione con un paragrafo di sintesi, che riassuma i ragionamenti seguiti e che spieghi il principio di diritto che si assume violato, non costituisce un onere eccessivo per la parte ed il suo avvocato e non comporta violazione delle regole del giusto processo di cui all'art. 6 Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Pertanto, la decisione di irricevibilità del ricorso che manchi di tale sintesi, non può passare per interpretazione troppo formale e rigorosa da parte del giudice nazionale, nell'ambito della sua discrezionalità.

A stabilirlo la Corte di Giustizia europea, con sentenza del 15 settembre 2016 – Affare Trevisanato c. Italia - respingendo un ricorso contro l’Italia, che aveva avuto origine dalla decisione della nostra Corta Suprema di bocciare un ricorso, chiedendo che il ricorrente esplicitasse la questione di diritto, quale chiave di lettura per poter fissare la regola iuris suscettibile di trovare applicazione in casi assimilabili. 

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Videofonografici - Ipotesi di accordo del 14/04/2025

30/04/2025

Videofonografici - Nuovi minimi e una tantum

30/04/2025

Riforma magistratura onoraria: la legge entra in vigore

30/04/2025

Countdown per i somministrati al 30 giugno 2025: cosa cambia

30/04/2025

CCNL Energia e petrolio - Ipotesi di accordo del 16/04/2025

30/04/2025

Energia e petrolio - Nuovi minimi e altre novità

30/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy