Cuneo fiscale, l’Italia apre sulle “utilities”

Pubblicato il 06 marzo 2007

Un incontro a Bruxelles permetterà ai tecnici della delegazione italiana di seguire la linea della cessione delle public utilities per salvare il cuneo fiscale. In questo incontro l’Italia illustrerà semplicemente le proprie ragioni, senza che vi siano interventi risolutivi. Sono esclusi dal taglio del cuneo fiscale istituti bancari, assicurativi e public utilities, ovvero le imprese che operano in regime di concessione e a tariffa in alcuni settori produttivi, quali energia, acqua, trasporti infrastrutture, poste, telecomunicazioni, raccolta e depurazione delle acque reflue, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Proprio sulle utilities Roma è disposta a cedere. Ma cosa accadrà se Bruxelles porrà la condizione che anche banche ed assicurazioni siano incluse tra i beneficiari del taglio del cuneo fiscale?  

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nuovo bonus mamme 2025, l’INPS rettifica: domande entro il 9 dicembre

30/10/2025

Consolidato fiscale nazionale e mondiale: opzione entro il 31 ottobre 2025

30/10/2025

Ravvedimento per soggetti ISA aderenti al CPB 2025-2026

30/10/2025

Imprese artigiane: riduzione dei premi INAIL per l’anno 2025

30/10/2025

Concordato preventivo 2025-2026 e ravvedimento

30/10/2025

Cassa commercialisti, deleghe e pagamenti digitali

30/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy