Cuneo fiscale, l’Italia apre sulle “utilities”

Pubblicato il 06 marzo 2007

Un incontro a Bruxelles permetterà ai tecnici della delegazione italiana di seguire la linea della cessione delle public utilities per salvare il cuneo fiscale. In questo incontro l’Italia illustrerà semplicemente le proprie ragioni, senza che vi siano interventi risolutivi. Sono esclusi dal taglio del cuneo fiscale istituti bancari, assicurativi e public utilities, ovvero le imprese che operano in regime di concessione e a tariffa in alcuni settori produttivi, quali energia, acqua, trasporti infrastrutture, poste, telecomunicazioni, raccolta e depurazione delle acque reflue, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Proprio sulle utilities Roma è disposta a cedere. Ma cosa accadrà se Bruxelles porrà la condizione che anche banche ed assicurazioni siano incluse tra i beneficiari del taglio del cuneo fiscale?  

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