Danni biologici da quantificare con le Tabelle di Milano

Pubblicato il 09 novembre 2012 I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 19376 del 2012, hanno annullato il provvedimento con cui la Corte d’appello di Catania, in un procedimento per risarcimento del danno biologico, avevano quantificato il danno non facendo riferimento alle note “Tabelle di Milano” bensì applicando un proprio metodo di liquidazione. Secondo la Corte di legittimità, il metodo utilizzato dai giudici siciliani era da ritenersi “oscuro” e, in particolare, “negando l'applicazione delle tabelle milanesi” avrebbe “illegittimamente frustrato l'aspettativa della parte all'applicazione di una regola equitativa uniforme a quella utilizzata per casi analoghi”.

Per la Cassazione, dunque, sono le tabelle milanesi le più attendibili per la quantificazione del danno biologico; e ciò finché non verrà emessa l’attesa Tabella unica nazionale per le lesioni macropermanenti, attualmente in stand by presso le aule del Parlamento.
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