Decalogo del Notariato sull’eredità digitale

Pubblicato il 13 luglio 2012 Il Notariato ha messo a punto un decalogo concernente la materia dell’eredità digitale nel quale vengono esplicati dei consigli per facilitare gli eredi nella verifica di eventuali dati o file da rivendicare online. In particolare, i notai fanno riferimento agli investimenti gestiti online, ai blog, ai rapporti sui social network, alle foto, ai dati e via dicendo.

In materia – ricorda il decalogo - non esiste, nel nostro Paese, una legislazione specifica; se inoltre, i servizi online non sono basati in Italia il recupero dei dati potrebbe comportare costose controversie con elementi internazionali.

Esistono alcuni servizi online per i quali, in caso di morte, è previsto che i dati vengano distrutti. Negli Usa, tuttavia, vi sono delle decisioni giudiziarie che hanno riconosciuto agli eredi il diritto di vedersi consegnare i file.

Per quel che riguarda le password, sarebbe necessario - si legge nel testo notarile - affidarle ad una persona di fiducia con istruzioni chiare su cosa fare in caso di decesso. Vi sono anche alcuni servizi che, in caso di morte, provvedono a recapitare le password alle persone indicate; gli stessi potrebbero rivelarsi, tuttavia, inaffidabili nel lungo termine.

Per il recupero di dati conservati sotto password in computer, tablet, smartphone, chiavette Usb, dischi esterni, è possibile rivolgersi a servizi specializzati che possono tentare di violare le protezioni e accedere ai dati.

Con riferimento, infine, ai dati nella disponibilità del defunto, ma che appartengono a terzi, come datori di lavoro o clienti, gli stessi - conclude il Notariato - vanno restituiti.
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