Decreto conciliazione vita – lavoro. L’analisi dei CdL

Pubblicato il 22 luglio 2015

La Fondazione Studi dei CdL ha, con circolare n. 17 del 21 luglio 2015, analizzato il D.Lgs. n. 80/2015, in vigore dal 25 giugno 2015, recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, con riferimento alle modifiche intervenute in materia di:

Telelavoro

Chiarisce la Fondazione che l’art. 23 del nuovo decreto legislativo ha previsto che il datore di lavoro il quale, attraverso uno specifico accordo collettivo (anche di secondo livello), conceda al lavoratore il telelavoro per motivi legati ad esigenze di cure parentali, benefici dell’esclusione di quel lavoratore dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti.

A titolo esemplificativo la circolare elenca alcuni casi in cui il lavoratore in questione non verrebbe computato, ovvero:

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Assicurazioni SNA -Stesura del 5/3/2025

07/05/2025

Assicurazioni SNA. Rinnovo Ccnl

07/05/2025

Avvocati penalisti: manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

07/05/2025

No ad assorbimento del superminimo in caso di passaggio di livello

07/05/2025

UE: nuove regole fiscali per l’imposta minima globale (Dac 9)

07/05/2025

Indebita compensazione: no concorso per chi certifica crediti R&S

07/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy