Decreto fiscale. Integrativa speciale, riviste soglie

Pubblicato il 23 ottobre 2018

La versione riveduta e corretta del decreto fiscale, per la pace, stabilisce che: “l’integrazione è ammessa nel limite di euro 100.000 di imponibile annuo, ai fini delle imposte di cui al precedente periodo e comunque non oltre il 30 per cento di quanto già dichiarato. Resta fermo il limite complessivo di 100mila euro di imponibile annuo per cui è possibile l’integrazione”.

L’integrativa, però, non può essere presentata da quei contribuenti che, pur obbligati, non abbiano presentato le dichiarazioni fiscali anche solo per uno degli anni di imposta dal 2013 al 2016.

Con la dichiarazione integrativa speciale non saranno puniti i reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di falsi documenti e con altri artifici. Restano punibili le altre fattispecie illecite, come il riciclaggio.

Infine, si registra l'eliminazione della regola per i contribuenti che non si avvalgono della dichiarazione integrativa speciale o di altre forme di sanatoria: i termini di accertamento non saranno incrementati di tre anni.

La possibilità di presentare l'integrativa speciale:

Per il versamento delle maggiori imposte non ci sarà possibilità di compensazione e chi sceglie un'unica soluzione deve pagare entro il 31 luglio 2019, mentre chi rateizza paga la prima rata entro il 30 settembre 2019.

Tetto a 100.000 euro, pace fiscale con limiti

Dunque, il tetto a 100.000 euro non vale più per singola imposta e per singolo periodo d’imposta, ma va speso per l'insieme delle imposte indicate - redditi, Irap, Iva e ritenute - con limite del 30% del dichiarato per ogni diversa dichiarazione.

La norma, però, non sembra così chiara e avrà bisogno di delucidazioni.

Imponibile sotto 100.000 euro, aumenta il dichiarabile

Se la dichiarazione già presentata ha un imponibile inferiore a 100.000 euro, oppure senza debito d’imposta perché in perdita fiscale, è ora previsto che l’integrazione potrà essere effettuata per un importo non superiore a 30.000 euro, non si parla più del 30%.

Associazioni sportive dilettantistiche

La pace fiscale per Asd e Ssd segue la regola generale: versamento del 20% dell'imponibile emerso, con un limite di 30mila euro annui di maggior reddito.

Salta anche la protezione penale per chi si autodenuncia.

Saldo e stralcio delle cartelle

Non è nella bozza del decreto fiscale, ma entrerà in sede di conversione, lo stralcio con il saldo delle cartelle per chi si trova “in oggettive e certificate difficoltà economiche”.

In considerazione della situazione economica i contribuenti potranno pagare da un minimo del 6% a un massimo del 25% del dovuto, con un’aliquota intermedia del 10%, modulate a seconda che si tratti di persone o società.

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