Il direttore dell'Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, in audizione in Commissione finanze del Senato sui decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, avverte che la previsione non a breve del concorso per i dirigenti, entro il 31 dicembre 2016, e l’ulteriore riduzione dell’organico dirigenziale di prima e seconda fascia protrarranno la già compromessa situazione di stallo del lavoro alle Entrate.
Dopo la sentenza della Consulta, che ha dato un colpo di spugna ad un intervento che poneva rimedio al blocco dei concorsi oggetto di ricorsi, dei 1.095 dirigenti previsti per legge sono operativi poco più di 300. Due terzi degli uffici sono senza responsabile e letteralmente ingestibili. Alcuni uffici hanno dirigenti effettivi con 8, 11 interim. Il ché significa che sono impegnati costantemente a firmare tutti gli atti che gli uffici producono e che altrimenti sarebbero carenti di potere.
Dunque, per la direttrice dell'Agenzia è necessario anticipare i tempi indicendo al più presto una selezione che ripristini la funzionalità degli uffici e incrementare le posizioni organizzative non dirigenziali nei limiti del numero di quelle dirigenziali soppresse.
Anche l'audizione del vice presidente di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, ha toni simili. A causa della riduzione dell’aggio di Equitalia e dei tagli previsti dai decreti fiscali, potrebbe non essere assicurata la copertura dei costi, il ché pregiudicherebbe l’operatività degli agenti della riscossione.
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