Dichiarazioni Iva, le lettere del Fisco invitano al ravvedimento

Pubblicato il 30 ottobre 2015

Le dichiarazioni Iva per il 2014 sono oggetto delle lettere inviate dall'agenzia delle Entrate a 65mila contribuenti che non hanno presentato il modello o lo hanno inviato soltanto con il quadro VA compilato (quello dei dati generali come il codice dell’attività svolta).

Con provvedimento n. 137937 del 29 ottobre 2015 l'Agenzia, indica le modalità€ con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, informazioni derivanti dal confronto dei dati relativi alla presentazione della comunicazione annuale dei dati IVA con quelli relativi alla presentazione della dichiarazione ai fini IVA, da cui risulterebbe o la mancata presentazione della dichiarazione ai fini IVA o la presentazione della stessa con la compilazione del solo quadro VA.

Le comunicazioni preventive delle Entrate, alle quali non si deve rispondere perché sono informative, invitano i contribuenti a mettersi in regola attraverso il nuovo ravvedimento operoso - legge 190/2014 - prima che vengano avviati controlli. Se si ritiene che gli obblighi dichiarativi siano stati correttamente assolti, si potrà darne comunicazione all’Agenzia telefonando ai numeri 848800444, se da telefono fisso, e 0696668907, se da cellulare, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Va selezionata l’opzione “Servizi con operatore > comunicazione dalla direzione centrale Accertamento”.

Chi ha presentato la dichiarazione con il solo VA compilato, può regolarizzare presentando una integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni ridotte in funzione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni; mentre chi non ha presentato la dichiarazione entro il 30 settembre 2015, può inviarla al Fisco entro il 29 dicembre 2015 (90 giorni dal termine ordinario), con riduzione della sanzione a 25 euro.

Questa trance di alert segue le pregresse su anomalie sugli studi di settore, plusvalenze, spesometro, per il modello 770 e 730 precompilato.

Luigi Mandolesi, responsabile per la fiscalità del Cndcec, apprezza l'operato dell'Agenzia: “dal territorio non sono arrivate segnalazioni di lettere sbagliate né tantomeno di fenomeni che qualche anno fa avremmo definito di “cartelle pazze”...dare la possibilità al contribuente di rimediare a un errore commesso in tempi rapidissimi e a basso costo sanzionatorio ci pare una buona soluzione. Tanto più che nella lettera si fornisce il recapito a cui il cittadino si può rivolgere senza tanti giri per gli uffici”.

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