Attribuzione unica esclude reversibilità

Pubblicato il 06 maggio 2016

Divorzio e rapporti economici

Se i coniugi, in sede di divorzio, abbiano convenuto di definire i propri rapporti economici in un’unica soluzione, attribuendo al coniuge che abbia diritto alla corresponsione dell’assegno periodico una determinata somma di denaro o altre utilità, il cui valore, nella sentenza che pronuncia lo scioglimento del matrimonio, venga ritenuto equo, tale attribuzione, indipendentemente dal nomen iuris che gli ex coniugi le abbiano dato nelle loro pattuizioni, deve ritenersi adempitiva di ogni obbligo di sostentamento nei confronti del beneficiario.

No a ulteriori pretese e reversibilità

Conseguentemente, si deve escludere che quest’ultimo possa poi avanzare, successivamente, ulteriori pretese di contenuto economico e, in particolare, che possa essere considerato, all’atto del decesso dell’ex, titolare dell’assegno di divorzio, avente, come tale, diritto di accedere alla pensione di reversibilità o (in concorso con il coniuge superstite) a una sua quota.

E’ questo il principio di diritto riaffermato dalla Corte di cassazione nel test della sentenza n. 9054 del 5 maggio 2016.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Autotrasportatori, chiarimenti sui tempi di carico e scarico merci

07/11/2025

In UniEmens l’esonero contributivo per nuove imprese da aggregazione

07/11/2025

Esenzione IVA per corsi di lingua: Resto al Sud non vale come riconoscimento

07/11/2025

TUF: via libera preliminare al recepimento normativa UE

07/11/2025

CCNL Laterizi industria - Ipotesi di accordo del 28/10/2025

07/11/2025

CCNL Amministratori di condominio Saci Anaci - Accordo del 31/10/2025

07/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy