Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 23 marzo 2021, n. 41, l’esecutivo ha rinnovato i trattamenti di integrazione salariale connessi all’emergenza epidemiologica da Covid-19, prevedendo ulteriori tredici settimane per le imprese del settore industriale e ventotto settimane per le imprese del commercio e dei servizi a decorrere dal 1° aprile 2021. Resta, dunque, come già visto nel mese di dicembre 2020, un buco temporale per il periodo tra il 26 marzo ed il 31 marzo, durante il quale le aziende sospese o ad attività ridotta dovranno ricorrere all’utilizzo di ferie e permessi retribuiti. Tra le novità principali, la possibilità per le imprese che ricorrono alla cassa in deroga di anticipare la prestazione ai lavoratori, il nuovo adempimento Uniemens-Cig che manda in soffitta il Mod. SR41, e la previsione di un nuovo e stretto legame tra ammortizzatori sociali e divieto di licenziamento.
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