Documento del Cnf con proposte in materia di processo tributario

Pubblicato il 10 giugno 2013 Il Consiglio nazionale forense, su proposta della commissione per le problematiche tributarie coordinata da Antonio Damascelli, ha approvato un documento sul giudizio tributario che, il 6 giugno, è stato inviato al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, al presidente del Consiglio, al ministro dell'Economia, all'agenzia delle Entrate, a Equitalia e alle parti sociali.

Con il documento, gli avvocati hanno avanzato una proposta di modifica del processo tributario e delle procedure di riscossione, in generale, che consenta la messa a punto di misure più eque e meno oppressive nei confronti dei contribuenti.

Il testo – spiega il Cnf – costituisce una sorta di decalogo delle modifiche legislative sia sostanziali che processuali “necessarie per ristabilire il rapporto tra fisco e contribuenti su un piano di parità e di maggiore efficacia”.

In materia di accertamento, si segnala, in particolare, la proposta di smaltimento del complesso sistema delle presunzioni fiscali con ampliamento della possibilità per il contribuente di fornire la prova contraria alla pretesa fiscale. Per quel che concerne, poi, il tema dell'abuso del diritto e il concetto antieconomicità, gli avvocati chiedono che vengano fissati per legge i relativi criteri applicativi sulla base dei quali valutare i comportamenti effettivi tenuti dai contribuenti. Ed infatti – sottolinea il Cnf - in assenza di una norma in proposito, l'azione del fisco lede, con tutta evidenza, il principio fondamentale della “certezza del diritto”.
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