Domanda determinata più domanda indeterminabile rendono la causa di valore indeterminabile

Pubblicato il 04 agosto 2011 Per la Cassazione – sentenza n. 16318 del 26 luglio 2011 - in una causa nella quale l'attore indichi con precisione l'ammontare del suo credito risarcitorio e chieda che quell'ammontare gli sia attribuito dal giudice, la formula di gergo forense “o quell'altra maggiore o minore che risulterà in corso di causa” ha natura di clausola di stile ed è inidonea a trasformare il valore della causa, il quale resta delimitato dalla somma specificata, non potendo la causa essere considerata di valore indeterminabile.

Qualora, in ogni caso, l'attore proponga una pluralità di domande, alcune di valore indeterminabile e una, di risarcimento del danno, di valore determinato, esse si cumulano tra loro e la causa va ritenuta di valore indeterminabile ai fini della determinazione dello scaglione per la liquidazione degli onorari di avvocato.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

Appalti, Anac aggiorna il Bando tipo n. 1/2023

09/05/2025

Bonus Giovani under 35: esonero ristretto per le assunzioni nella Zes Unica

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy