Dubbi di costituzionalità circa il reato di clandestinità

Pubblicato il 05 settembre 2009
Il giudice del Tribunale di Pesaro, con un'ordinanza del 31 agosto 2009, ha sollevato una questione di legittimità costituzionale con riferimento alla nuova legge sulla sicurezza contenente il reato di clandestinità. Secondo l'organo giudicante marchigiano il nuovo reato sarebbe “privo di effetti concreti”, in quanto, nella pratica, nessuno pagherà la multa mentre l’espulsione era “già prevista e possibile anche prima”. Inoltre, tale previsione sarebbe anche contraria ai principi di uguaglianza e di personalità della responsabilità in quanto il reato “presuppone arbitrariamente riguardo a tutti l’esistenza di una condizione di pericolosità sociale che, per giustificare l’affermazione di una responsabilità penale”. Minati anche il principio di solidarietà in quanto importa un radicale mutamento nello spirito e negli atteggiamenti dei cittadini, degli stranieri regolari e della società nel suo complesso, “nei confronti di persone in condizione di povertà, obiettive difficoltà di vita, bisognose di solidarietà e accoglienza” e gli articoli 10, 3 e 27 della Costituzione.


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